Natale a Ischia: tra fede e divertimento
L’aspetto più bello del mese di Dicembre, riguarda senza dubbio il periodo natalizio: le luci si accendono, per strada i commercianti offrono pasti caldi a chi ne ha bisogno e tutto si colora di canti corali che sanno creare una certa atmosfera. Ma perché tra tutte le mete che il mondo offre, bisognerebbe visitare Ischia a Dicembre? Perché diversamente da quanto si può pensare, l’isola non è solo una meta balneare, ma uno dei cuori della spiritualità meridionale. A distanziarsi infatti dalle zone limitrofe di Capri e Procida, Ischia non si spegne mai, propone un turismo attivo per l’intero anno solare, non risultando banale e impegnando sempre i visitatori. Ischia è una luce natalizia sempre accesa. I comuni dell’isola avviano durante metà Novembre l’allestimento e l’addobbo, funzionale alla magia del Natale: numerosi eventi e appuntamenti imperdibili si uniscono a cibo e a tradizione, innestando in chi viene da un’altra realtà, l’idea che Ischia sia un posto magico, soprattutto con le basse temperature.
L’appuntamento del presepe ischitano
Trascorrere il Natale a Ischia significa conoscere la storia e la tradizione del presepe napoletano. Non esiste una casa che non abbia il presepe. Chiese e cortili di strada si riempiono di associazioni che gareggiano nel tentativo di realizzare scenografie alternative e capaci di trattare il tema della Natività con tanta originalità. La caratteristica più importante del presepe, è il suo molteplice canale di comunicazione: l’isola offre sempre un versante sacro e uno profano. A Napoli infatti, oltre ai tradizionali pastori, vi si propongono anche numerosi personaggi legati alla cronaca e all’attualità. Ischia invece risulta più conservatrice e da ai suoi presepi un taglio più tradizionale, con l’utilizzo di un paesaggio tutto locale. Diverse rappresentazioni in scala avvicinano i turisti, che si fanno incantare dall’abilità dagli artigiani del luogo. Il presepe in fin dei conti diventa un vero e proprio pretesto per festeggiare, aprire mercati, dj set, balli e brindisi sino all’alba. Numerose sono le visite teatralizzate e le mostre d’arte presepiale e d’artigianato a cui si può partecipare, basta organizzare un buon itinerario e tutto si potrà visitare. La riproduzione del presepe con vari materiali nei vari comuni, consente di notare dettagli, particolari magari non immediati, ad un pubblico estraneo ad una tradizione così sentita dagli ischitani. Non tutti in fondo fanno il presepe in casa. Tra i più visitati nell’anno passato c’è il presepe di Forio, un presepe artistico realizzato in Vico Piazza, dall’associazione MACSS (mestieri, arte, cultura, sport e spettacolo), proprio di fronte alla Chiesa di Santa Maria di Loreto, l’altro, in via M°Cav. Leonardo Impagliazzo, pensato dall’associazione giovanile Moveo. Visitare invece l’antico Brogo di Celsa offre altre emozioni: esso è un luogo magico dove si sviluppano diverse installazioni artistiche tra la Chiesa il Santuario di San Giovangiuseppe della Croce e le lunghe e addobbate traverse del borgo di Ischia Ponte. Inoltre indimenticabile è il Presepe vivente di Campagnano nella Piazza di fianco la chiesa dell’Annunziata.
La benedizione dei pesci a Forio
Una realtà però che fa veramente parte della cultura di Ischia, la si può trovare a Forio, in cui le tradizioni antichissime si rinnovano grazie alla partecipazione viva del popolo. Una necessità di essere comunità che sull’isola è sempre presente. A tal proposito parlare della benedizione dei pesci rappresenta uno tra gli esempi più adeguati. Un rinnovato senso di appartenenza all’isola, lo si ha quando si prende parte a questa cerimonia. Il rito, per di più, si celebra proprio la notte dell’antivigilia, tra il 23 e il 24 Dicembre e, a partecipare, vi sono numerose persone. Il popolo di Forio aderisce e, tanti gruppi da tutti i comuni dell’isola insieme ai curiosi turisti, diventano parte di una bellissima tradizione. Alle quattro del mattino in punto, sonanti campane richiamano i fedeli e, il popolo, già pronto, parte verso una vera e propria spettacolarizzazione della vita comunale. I pescivendoli si attivano a preparare i banconi dove esibire il pescato, mentre taverne, bar e ristoranti rimangono aperti tutta la notte per l’occasione. Infine, di straordinaria bellezza, sono le abitazioni illuminate a festa in un tripudio di banchetti, che rappresentano solo un assaggio di quello che toccherà condividere il giorno a seguire. Alle cinque del mattino invece, inizia la funzione religiosa e, proprio in piazza S. Gaetano viene appiccato un caldo fuoco, funzionale ad allontanare gli influssi maligni e a riscaldare gli astanti che ne frattempo si radunano attorno ad un bancone sul quale vengono messi a disposizione del pasti. L’evento è inoltre accompagnato da una ritmica banda musicaleche procede con lo scenario bellissimo dei fuochi d’artificio, destinati per la sera della vigilia.