Enoteca Ischia: sapori da studiare

Accompagnare a del pesce di qualità dell’ottimo vino, è sintomo di un palato raffinato che sa come accoppiare i saponi. Vivere questi ultimi nella realtà ischitana, condurrà ad una rivalutazione di cos’è il reale pesce fresco e cosa si intende per prodotti locali unici nel loro genere. Se si decide di vivere la cucina ischitana, passare da un’enoteca è condizione necessaria per una buona riuscita del pasto. Oggigiorno l’enoteca è sempre più orientata ad essere una vera “biblioteca del vino”, ovvero un luogo all’interno del quale è possibile acquisire una conoscenza sulla cultura del vino e sulle sue diverse tipologie. Piuttosto che essere un mero punto vendita e di distribuzione di grandi quantitativi di vino, è un luogo di studio, nel quale è disponibile uno stock piuttosto ridotto di bottiglie di vino per ciascuna etichetta: la clientela per cui, nella misura in cui volesse grandi quantitativi di una specifica tipologia, dovrebbe indirizzarsi direttamente presso i produttori. Il luogo deposto alla vendita del vino si adatta molto bene alle esigenze del visitatore occasionale, del turista di un determinata area capace di esportare i sapori di un luogo nella sua città e, per di più, i commenti del turista hanno alla base degustazioni che offrono la possibilità di operare un confronto tra etichette concorrenti, avendo così una panoramica completa del sapori del posto. La bellezza dell’enoteca è legata al fatto che rappresenta un luogo in cui si può anche entrare in contatto con prodotti alimentari locali e piccoli spuntini pensati per accompagnare un vino di qualità, ma in cosa il vino ischitano risulta una grande specialità dell’isola più frequentata dai turisti di tutto il mondo?

Tenuta Frassitelli

Un vino e la sua storia

Durante la loro storia millenaria la vite ed il vino hanno esercitato sulla cultura dell’uomo un’influenza rilevante e sotto molteplici aspetti, rispetto  a quella di altri prodotti agroalimentari tutt’oggi noti e in commercio. Ciò è da attribuire principalmente ad alcune particolari caratteristiche di questa bevanda, capace di rallegrare il morale ma anche di avere un ruolo preponderante nella piramide alimentare. La poesia ispirata alla vite a la vino, partendo dalla mitologia di Bacco, fino ad arrivare ai poemi omerici è sempre stata motivo di grande fasto e interesse. Il vino, da sempre bevanda olimpica, è stato oggetto di numerose storie e miti. A Ischia sono custoditi numerosi reperti archeologici di oggetti funzionali a contenere il prezioso nettare degli dei fermentato e, anche le citazioni letterarie in cui questi vengono citati, riportano all’isola. Esemplare di questa affermazione è la nota coppa di Nestore, cui si fa riferimento nell’Iliade (https://it.wikipedia.org/wiki/Iliade), molto probabilmente importata da Rodi e sulla quale compare una curiosa iscrizione allusiva al poteri della bevanda in essa contenuta. Gli effetti del vino, fin dai tempi antichi, si pensa possano essere benefici per la saluta, come si evince fra l’altro dalle copiose ricette mediche riportate da Ippocrate di Coo, da Celso, da Dioscoride, dalla Scuola Slernitana fino a Paracelso. Questi avevano anche riferito dei benefici effetti ottenuti dalle immersioni all’interno delle acque termali. I risultati positivi esercitati sulla salute da un moderato consumo di vino, sono stati evidentemente accertati da numerose recenti ricerche mediche: potenzia la memoria e aumenta la nostra capacità di attenzione, abbassa le possibilità dell’insorgenza di alcune patologie, rallenta i processi dell’invecchiamento ed è anche in grado di esercitare un’azione antibatterica ed antiossidante sul nostro organismo.

Vigneti Ischia D'Ambra
Vigneti Ischitani
I Vigneti Ischitani

I vini di maggior prestigio ad Ischia

I vigneti dell’isola di Ischia producono per lo più vini bianchi, come l’Ischia (biancolella 65% forastera 20%, altri vitigni 15%) e L’Ischia superiore (forastera 50%, biancolella 40%, san lunardo 10%), ottimi abbinati con il pesce del mare che la circonda, cui si unisce il prelibato Ischia rosso (guarnaccia 50%, piedirosso 40% e barbera 10%), dal sapore frizzante e squisitamente tannico. Tra i maggiori produttori in questo settore abbiamo l’Azienda Vinicola D’Ambra, i cui prodotti sono vinificati quasi in purezza, con l’integrazione di piccole percentuali di altri vitigni, sempre però autoctoni dell’isola e, per di più, l’azienda ospita a Panza un’area espositiva dedicata interamente alla vita dei contadini dell’isola, all’interno del museo del contadino. Molto note sono per di più le cantine  Pietratorcia (quest’ultima è uno dei vari tipi di torchino usato nell’antichità) e famosi tra i vini più saporiti dell’isola sono l’Ischia bianco e rosso superiore DOC ed il Frassitelli. Di grande interesse potrebbe essere una visita all’antica libreria Mattera sulla litoranea di Forio, dove si organizzano eventi culturali e forum di discussione. L’Ischia bianco profuma di erbe mediterranee, piacevole e strutturato si accompagna agli splendidi pesci dell’isola e, infine, ma non meno importante, abbiamo lo Scheria bianco, vino di buon equilibrio. Si segnano per di più, tra i numerosi produttori presenti sull’isola: Cenatiempo, Mazzella, Perazzo con il vino bianco vigna Spafara e l’enoteca “Pane e Vino”, con i suoi regola aurea bianco e rosso.

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