Un tour alla scoperta del castello Aragonese ad Ischia
Tra le più frequentate e rinomate isole del nostro Paese, senz’altro vi è la splendida Ischia, situata nello scenario incantevole del golfo di Napoli. Meta turistica da innumerevoli anni, facente parte dell’arcipelago delle isole Flegree e posta nella provincia appunto di Napoli, ha dietro di sé una storia millenaria, che parte dall’antichità. Nel corso del tempo, le tracce dei popoli e dei dominatori che si sono succeduti sul suo territorio si sono accumulate e hanno reso il luogo affascinante anche dal punto di vista storico-architettonico.
Un esempio di questo genere può essere il Castello Aragonese di Ischia, la cui storia si perde nei secoli e che rappresenta oggi uno dei monumenti simbolo della località insulare campana e meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Naturalmente tale sito, di cui fanno parte diverse strutture e viuzze, ha visto vicissitudini ed alterne vicende lungo l’intera sua esistenza, tuttavia, fortunatamente, ancora oggi è possibile apprezzarlo in tutta la sua bellezza e fascino. Andiamo a scoprire meglio questa magnifica opera architettonica.
La storia di questa antica struttura
Questa non è altro che una fortificazione realizzata su una vecchia roccia di origine vulcanica e collegata alla parte orientale dell’isola grazie ad un ponte in muratura lungo oltre 200 metri e che, inoltre, dà il nome al vicino storico borgo della località campana, appunto chiamato Ischia Ponte, anticamente Borgo di Celsa. All’intera struttura si può accedere attraverso un traforo realizzato nel XV° secolo, mentre in passato vi si poteva arrivare unicamente via mare.
Comunque, le origini del castello si fanno risalire attorno al 474 a.C. e a Gerone da Siracusa, tiranno della città siciliana e che ne ottenne il possesso, da qui il nome iniziale di Castrum Gironis o castello di Girone. Nel corso dei secoli, la struttura si trasformò e diede rifugio agli abitanti locali contro le scorribande di vari invasori. La fisionomia attuale, oltre che lo stesso nome al sito, vennero forniti con l’avvento della famiglia Aragonese ed in particolare di Alfonso I° d’Aragona, verso la metà del XV° secolo.
Questi, infatti, modificò la fortificazione, facendola diventare molto simile al Maschio Angioino di Napoli. Dopo lo splendore raggiunto nel corso del XVI° secolo, il sito subì alterne vicende e, con l’avvento della dinastia borbonica, venne riconvertito nei primi decenni del XIX° secolo in carcere. Con la nascita del regno d’Italia, ai primi del ‘900, la struttura venne messa all’asta e venduta a soggetti privati, che tuttora la detengono per svariati usi, ma che ne permettono comunque l’apertura al pubblico.
Cosa ammirare all’interno del castello
Sono diverse le bellezze artistiche ed architettoniche che vi si possono scoprire e visitare. Infatti, tra le sue vie si trovano diversi edifici di carattere religioso, tra cui varie chiese, cripte e monasteri. Una delle principali attrazioni è la chiesa dell’Immacolata, risalente al XVIII° secolo, la cui cupola si erge sull’intero castello ed offre una splendida vista panoramica sull’area di Ischia Ponte. Suggestivo è anche l’adiacente convento delle Clarisse, realizzato alcuni secoli prima, nel XVI° secolo.
Da non perdere è anche ciò che resta della cattedrale dell’Assunta, risalente al Medioevo di cui si possono ammirare varie decorazioni ed affreschi in stile giottesco. Coloro che, invece, amano le viste panoramiche non possono perdersi la Terrazza degli Ulivi, da cui si potrà ammirare l’immensità e lo splendore del mare antistante e che spazia da Gaeta fino all’isola di Capri. Un’ulteriore spettacolare attrazione per coloro che visitano quest’antichissima struttura.
Il sito al giorno d’oggi
Tutti questi magnifici edifici non solo sono stati oggetto di restauro nel corso del tempo, ma servono da palcoscenico a diversi eventi che si organizzano all’interno del castello annualmente. La chiesa dell’Immacolata, ad esempio, ospita delle mostre temporanee di scultura e pittura, mentre una parte del vicino convento delle Clarisse è stato trasformato addirittura in albergo e le antiche celle che un tempo ospitavano le suore, adesso sono a disposizione dei turisti come camere.
La cattedrale dell’Assunta, parzialmente diroccata, offre invece un ambiente suggestivo in cui si svolgono concerti di musica classica e letture poetiche. Comunque, l’entrata al castello Aragonese è ammessa tutti i giorni dell’anno, dalle 9 alle 16 in inverno, mentre in estate la chiusura si effettua alle 20. Per accedervi, tuttavia, si necessita di un biglietto di 10 € per gli adulti, che si riducono a 6 per i ragazzi tra i 10 ed i 14 anni, mentre è gratuito per bambini fino a 9 anni. E’ possibile poi effettuare due itinerari, di Ponente e di Levante, ed anche delle visite guidate.