Pietre d’Ischia, storie affascinanti di quest’isola antica
Ogni località turistica offre ai propri visitatori diverse tipologie di attrazioni: sia quelle consuete e rinomate e sia quelle magari meno note, ma che presentano comunque spesso storie o racconti affascinanti della cultura locale. Da questo punto di vista, tra le varie località italiane importanti, l’isola di Ischia, con la sua storia millenaria, rappresenta un qualcosa di unico e straordinario nel panorama storico-culturale del nostro Paese.
Un esempio tipico possono essere le cosiddette pietre d’Ischia, oggetto di racconti e leggende antichissime e che hanno affascinato turisti ma anche artisti, fino a diventare tema di alcune opere scritte da questi ultimi. Ricordiamo che tutto nasce dalla particolare conformazione geologica di Ischia, da cui sono sorte nel corso dei millenni, in alcuni casi, come detto, storie e leggende, che sono arrivate fino ai giorni nostri, anche grazie alla cultura contadina, sempre presente ed importante su quest’isola.
Pietre d’Ischia, l’esempio delle abitazioni della Falanga
Ricavate da blocchi di tufo verde tipiche dell’isola e a cui sono state date forme un po’ particolari, un’attrazione conosciuta da pochi turisti sono le case di pietra della Falanga. Queste non sono altro che rifugi temporanei di contadini o locali in cui conservare vino o raccogliere l’acqua piovana. Tuttavia, a tali rifugi alcuni scrittori hanno voluto fornire un aspetto misterioso, quasi magico, correlato spesso con l’antica cultura storica contadina locale. Una visita a tali costruzioni immerse nel verde, site a Forio, è consigliabile.
La particolare Pietra dell’Acqua
Simile alle abitazioni precedenti, anche la Pietra dell’Acqua rappresenta una particolare testimonianza dell’architettura rupestre diffusa ad Ischia. Questa struttura aveva la funzione di cisterna per raccogliere e conservare l’acqua piovana, utile all’irrigazione dei limitrofi campi coltivati a grano, nei pressi del Monte della Guardia nell’area di Serrara Fontana. Infatti, in vari territori di quest’ultimo Comune vi era la coltivazione di grano, oltre che la produzione di un vino molto rinomato.
La Pietra della Nave
La denominazione di questo scoglio, Pietra della Nave, situato a circa un centinaio di metri dalla costa di Punta Imperatore, l’area collinare che circonda la bellissima baia di Citara, fa riferimento ad un’antica leggenda locale. Secondo questa, tale “nave” non sarebbe altro che la galea che Alcinoo, Re dei Faeci, fornì ad Ulisse per ritornare alla sua Itaca. Tuttavia Poseidone, per vendicare il ferimento di suo figlio Polifemo da parte dell’astuto greco, pietrificò la nave che doveva riportare quest’ultimo in patria.
Scogli Innamorati, tra le più suggestive Pietre d’Ischia
Situati a Forio, nei pressi del lungomare Giovanni Mazzella, gli Scogli Innamorati sono in pratica dei suggestivi scogli che affiorano dall’acqua, l’uno di fronte all’altro, a simulare una sorta di abbraccio tra due innamorati e da qui la denominazione particolare di queste due conformazioni geologiche. Sebbene l’accesso a quest’area sia vietato per motivi di sicurezza, essa continua ad essere molto apprezzata e fotografata dai turisti in visita nel Comune di Forio e che fanno una passeggiata su questo bel lungomare.
Il Fungo, un’altra leggenda romantica
Posto all’ingresso di corso Angelo Rizzoli, nel Comune di Lacco Ameno, il Fungo non è altro che un grande blocco di tufo, così come ve ne sono altri sparsi nell’area portuale limitrofa, che presenta una forma molto particolare. Esso è divenuto nel corso del tempo un’attrazione per i turisti presenti ad Ischia. Attorno a questo blocco tufaceo, tuttavia, è sorta un’altra leggenda, che vede protagonisti due innamorati che, nel tentativo di fuggire in mare, trovarono la morte e da qui la nascita del fungo come ultima loro dimora.
La Pietra Perciata di Falanga
Sempre nella già citata zona della Falanga, nel Comune di Forio, ed in particolare nei pressi del suo bosco, si può ammirare la Pietra Perciata, un altro imponente blocco di tufo verde che gli agenti atmosferici, nel corso del tempo, hanno bucherellato e traforato in decine di concavità suggestive. Una sorta di spugna rocciosa, molto particolare, e che rappresenta un’ulteriore attrazione geologica da scoprire ed ammirare durante un soggiorno nell’isola di Ischia.